Samuele (1990).

Vaso d’epoca e indumenti assemblati.
Dimensioni 60 x 28 cm diametro.


Il lavoro consisteva in un gesto molto semplice; avvolgere completamente un vaso d’epoca, presente nella abitazione della famiglia dell’autore, in indumenti di colore scuro. Il risultato era una forma dal vago riferimento antropomorfo. Nella mostra collettiva Dietro la porta chiusa, a cura di Alison Sarah Jacques, tenuta nell’abitazione della curatrice, l’opera era stata collocata all’interno della scaffalatura che ospitava le medicine. Per l’autore realizzare questi assemblaggi era diventato un agile modo per rispondere all’esigenza di superare stati d’animo di tensione esternando, in modo immediato, immagini interiori. Come oggetti transizionali queste opere erano cariche di elementi affettivi. Carlo Tullio-Altan nel suo saggio Soggetto simbolo e valore parla della “Trasfigurazione simbolica del quotidiano” segnalando come ogni aspetto della quotidianità può essere oggetto di un processo di trasfigurazione simbolica, processo che risponde alla necessità di ritrovare una dimensione valoriale.

Esposta alla mostra collettiva Dietro la porta chiusa, a cura di Alison Sarah Jacques. La mostra si è tenuta presso l’abitazione della curatrice, Milano, 1993. Marco Cianciotta, Gianluca Codeghini, Mat Collishaw, Lydia Johnstone, Amedeo Martegani, Marco Mazzucconi, Luca Pancrazzi, Marco Paternostro, Steven Pippin, Luca Quartana, Alessandra Spranzi, Francesco Voltolina.

(foto Roberto Marossi)